Una recente ricerca della Tufts University ha mostrato che consumare 42,5 grammi di mandorle al giorno rispetto al non mangiarne può aiutare a ridurre i costi sanitari associati alle malattie cardiovascolari nella popolazione statunitense1. Lo studio è stato finanziato da Almond Board of California.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie cardiovascolari (MCV) sono la prima causa di morte a livello mondiale, inclusi gli Stati Uniti, con circa 18 milioni di morti ogni anno2. Il trattamento delle malattie cardiovascolari è oneroso e determina quindi un grosso impatto economico sui sistemi sanitari. Ad esempio, le MCV hanno comportato per il sistema sanitario italiano un costo pari a 21 miliardi di euro nel 2018 tra costi diretti e indiretti. Di questi, 16 miliardi di euro (54%) provenivano dai costi diretti dell'assistenza sanitaria3.
Questa nuova ricerca si unisce ad altri studi che hanno dimostrato che il consumo regolare di mandorle può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL (lipoproteina a bassa densità), il cosiddetto colesterolo “cattivo”, un fattore di rischio riconosciuto per le MCV.
L'obiettivo di questo studio è stato quello di stimare il costo-efficacia del consumo di mandorle nella prevenzione di malattie coronariche attraverso i cambiamenti nei livelli di colesterolo LDL nella popolazione degli Stati Uniti, analizzando sia casi a breve termine sia la prevenzione del rischio cardiovascolare a 10 anni. I ricercatori hanno sviluppato un modello per valutare la relazione tra il consumo di 42,5 g di mandorle al giorno rispetto alla mancata assunzione. I parametri delle MCV includevano le probabilità di aumentare i livelli di LDL, sviluppare un infarto acuto del miocardio (MI, o attacco di cuore), interventi chirurgici correlati al MI, la morte a causa di malattia, interventi chirurgici, nonché il costo della malattia e delle procedure nella popolazione degli Stati Uniti nel 2012. Il costo delle mandorle utilizzate in questa ricerca è basato sul prezzo nel mercato americano nel 2012.
Il modello “base-case” utilizzato in questa ricerca è stato uno studio condotto su 150 adulti americani con rischio acuto di diabete di tipo 2, che ha evidenziato che mangiare 42,5 g di mandorle al giorno comporterebbe un risparmio annuo di 363 dollari rispetto al non consumarle. Nei consumatori di mandorle è stata osservata una riduzione del fattore di rischio cardiovascolare tra cui colesterolo LDL, colesterolo totale, peso corporeo e Apolipoproteina B (noto anche come Apo-B, la principale proteina presente nel colesterolo LDL nocivo). Il miglioramento di questi parametri ha determinato una riduzione del costo medio di assistenza sanitaria per il trattamento delle MCV.
Inoltre, ampliando l’orizzonte temporale a 10 anni, i risultati prodotti sono stati simili. I ricercatori hanno concluso che il consumo di 42,5 g di mandorle al giorno sembra essere una strategia utile in termini di costo-efficacia per contribuire a prevenire le MCV nel breve termine e potenzialmente, fino a 10 anni.
1 Wang J, Lee Bravati MA, Johnson EJ, Raman G. Daily almond consumption in cardiovascular disease prevention via LDL-C change in the US population: a cost-effectiveness analysis. BMC Public Health. 2020 20:558. https://doi.org/10.1186/s12889-020-08642-4
2 World Health Organization. Cardiovascular Diseases. https://www.who.int/health-topics/cardiovascular-diseases/#tab=tab_1
3 Ministero della Salute
http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/dispositiviMedici/conferenza2017/Mennini_Dispositivi%20Medici%20e%20Costi%20Indiretti.pdf